Dario Luigi Angelo Fo

Dario Fo è nato il 24 marzo 1926 a Leggiuno Sangiano, un paese della provincia di Varese in Italia. Era il primogenito di Felice e Pina Rota Fo. Poiché Felice era capostazione delle Ferrovie Italiane e veniva regolarmente trasferito, la famiglia non si tratteneva a lungo nello stesso posto, ma si spostava ogni volta che riceveva un nuovo incarico.

Ogni membro della famiglia di Dario aveva inclinazioni artistiche. Oltre a lavorare come capostazione, Felice è stato anche attore dilettante e socialista. Pina Rota ha scritto un libro, intitolato “Il paese delle rane”, sulla storia del suo paese natale. Inoltre il fratello minore Fulvio Fo divenne in seguito amministratore teatrale e la sorella Bianca Fo Garambois scrittrice.

Da bambino Dario visitava spesso il nonno materno, contadino in Lomellina. Durante queste visite accompagnava il nonno nei suoi viaggi in campagna per vendere i suoi prodotti. Per attirare l’attenzione dei compratori suo nonno raccontava spesso storie incredibili e vi inseriva notizie e aneddoti di attualità. Seduto accanto a lui Dario ebbe la sua prima lezione di narrazione.

A Dario piaceva anche sedersi nelle osterie o nelle piazze frequentate da maestri vetrai e pescatori. Ascoltava attentamente mentre si scambiavano notizie politiche piccanti e lunghe che spesso rasentavano la satira. Hanno fornito la seconda lezione di narrazione.

La carriera di Dario Fo decolla nel 1950, quando cattura l’attenzione di Franko Parenti con la sua interpretazione di Caino e Abele. Successivamente viene invitato da Praneti a partecipare al suo spettacolo di varietà. Ha impressionato il pubblico con le storie della sua educazione; erano spiritosi ma originali. La loro collaborazione durò fino al 1954.

Nel 1955, Fo insieme a sua moglie, Franca Rame, si trasferì a Roma nella speranza di avere possibilità nel cinema. Qui ha iniziato a lavorare come sceneggiatore per molti noti registi. Debutta finalmente ne ‘Lo svitato’, film diretto da Carlo Lizzani.

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